MOTOGP VINALES E ROSSI GODONO NELL’ARGENTINA DELLE CARAMBOLE


Se dobbiamo scegliere un giorno per essere veloci, la domenica mi sembra quello giusto“, parola di Valentino Rossi. Proprio lui, sempre lui, secondo e contento, dopo l’ennesimo weekend difficilissimo. Raddrizzato come solo il 46 sa fare, in una domenica bestiale di quelle da sfondare le molle del divano a furia di saltarci sopra! Tutti in piedi per le cadute impreviste quanto fotocopia di Marquez e Pedrosa, che stampano uno zero tutto ghiaia e polvere, raccontando di una Honda mai davvero entrata nella partita 2017. Errori e prestazioni da dimenticare già dalla prossima tappa di Austin. Il feudo di Marc, che dovrà dimostrare di non piegarsi a quell’enorme pressione che Maverick gli sta mettendo.

Detto che il 25 gioca e raddoppia e si porta a 50 punti pieni in due gare, tirandosi dietro Rossi a 36 e Dovizioso a 20… Esattamente, lo avete già capito, è chiaro: il duo Yamaha sta già dilagando! Perché se infatti il terzo in classifica iridata è proprio uno dei caduti odierni, beh, significa che quest’anno il gioco si è fatto subito durissimo! Certo, Andrea è stato sfortunato, perché finito nello strike involontario di Aleix Espargaro. Ma non è che in Argentina le Ducati abbiano brillato fin dall’inizio, anzi… Tanto che se la migliore al traguardo è quella di Bautista, c’è in effetti da farsi delle domande… Tipo: come ha fatto Abraham a partire 2° in griglia? Potere degli astri e del meteo, che invece restano totalmente avversi a Lorenzo. Jorge infatti si stampa per terra subito, incornando Iannone da dietro. Lo spagnolo fa tutto da solo, nella mischia. Incidente di gara dice Tardozzi e ha ragione. Intanto, però, per Borgo Panigale sembrano tornati gli anni bui dei Melandri e dei Rossi allo sbaraglio… dunque, urge uno sprint, un reboot, immediato!

Gode invece Crutchlow che si piazza terzo e regala il podio a Cecchinello che dal muretto glielo chiede espressamente. Sognano quindi Bautista 4° e Zarco 5° (come il suo numero di gara) appena davanti al compagno di box, Folger, 6°. Colpaccio del team Tech3 che si ritrova due della Moto2 che in MotoGP promettono grandi cose. Idem Petrucci, 7° e seguito da Redding, per galoppare a ruote sempre fumanti. Per la gioia della Pramac che così riceve tante deliziose e munifiche inquadrature TV. Poi Miller 9° e Abraham, appunto, 10°. Dopo una qualifica aliena da giornata di grazia, Karel si prende però +26’4 dalla vetta, marcato da Baz solo per mezzo secondo. Lontane le KTM, che non chiudono ultime solo perché è Iannone a firmare il 16° posto, ultimo, dopo una partenza più pelata che anticipata, ma ugualmente pagata col ride through. Eppure all’Andrea di Vasto l’Argentina sembrava avergli sorriso…

Invece qui la festa è tutta blu Yamaha! Tutti consapevoli di dover fare attenzione e non abbassare la guardia, perché la stagione è lunga. Ah, come è lunga…

Vincono Maverick e Valentino

Ps. Riflettori puntati doverosamente su Morbidelli che ne vince 2 su 2 di fila in Moto2, primo italiano a centrare l’impresa! E’ uno buono, buono tanto, tenetelo d’occhio!

Ps2. Rossi Valentino, anni 38, unico a vincere un mondiale in 4 classi differenti, 88 vittorie in top class, 187 podi, 75 giri veloci in top class, 223 podi mondiali, 350 presenze nel mondiale. Leggenda in attivitàride mode on“!