LA MALEDIZIONE DELLA PORSCHE DI JAMES DEAN
La Porsche 550 Spyder di James Dean che lui stesso aveva ribattezzato “Piccola Bastarda”, racchiude un mistero terrificante quanto una sorta di maledizione.
Ma partiamo dal principio. Tra il 1953 e il 1957, mentre si diffondeva il mito delle gare automobilistiche, la Porsche presentò il prototipo della Porsche 550 Spyder, una vettura leggera (590 kg) e aerodinamica che consentiva di raggiungere velocità di 220 km/h con un’accelerazione fino a 100 km/h in 10 secondi. James Dean acquistò uno dei 90 modelli prodotti di Porsche 550 Spyder, e la ribattezzò “Little Bastard” (piccola bastarda).
Il 30 settembre 1955 Dean e il suo meccanico Rolf Wütherich percorrevano la U.S. Route 466 per raggiungere la Competition Motors, dove avevano preparato in mattinata la sua Porsche 550 Spyder per una gara automobilistica a Salinas, in California. James Dean testimonial di uno spot televisivo sulla guida sicura che recitava: “Guidate con calma” aveva detto “Perché la vita che salvereste potrebbe essere la mia”. Quel pomeriggio di settembre, l’ironia tragica del destino diede un sapore amaro alle sue parole: Donald Turnupseed, un ventitreenne che di certo si era perso lo spot guida sicura, a bordo di una Ford Berlina gli tagliò la strada. Le due auto si scontrarono quasi frontalmente. Dean fu portato all’Ospedale Paso Robles, dove venne dichiarato morto alle 5:59 dai medici di emergenza presenti nella stanza. Le sue ultime parole, pronunciate poco prima dell’impatto, quando Wutherich disse a Dean di rallentare, furono “Quel ragazzo dovrà pur fermarsi… Ci vedrà!”
Dopo la sua morte, l’auto non ha portato altro che sciagura a chiunque la utilizzasse. L’auto Fu acquistata da George Barris, famoso in tutto il mondo per le sue incredibili creazioni di “effetti” cinematografici. Mentre veniva rimorchiata da un camion si sganciò dai sostegni e spezzò una gamba ad un meccanico.
Il 4 cilindri boxer di 1.498 cm³ della Piccola bastarda fu venduto ad un medico che lo installò sulla sua auto da corsa. Durante una competizione il medico perso il controllo dell’autovettura, investì ed uccise uno degli addetti al controllo della gara. Un altro pilota aveva montato sulla sua auto un semiasse proveniente sempre dalla storica Porsche ed ebbe un gravissimo incidente stradale. Un altro corridore utilizzò i suoi copertoni e rischiò di morire. Da questi episodi si cominciò presto a parlare di “maledizione”. La Maledizione della Porsche di James Dean.
Un ragazzino, che voleva rubare un pezzo della famosa Spyder, ancora in possesso di George Barris, si tagliò un braccio e dovettero amputarglielo.
Carrozzeria e telaio talmente danneggiati da non poter più essere riutilizzati furono usati per una mostra sul tema della sicurezza stradale. Al modico prezzo di 50 centesimi si poteva sedere al posto di guida come James Dean, e fare proprio il monito di una targa che recitava “Questo incidente poteva essere evitato”.