Forza Motorsport 4: la recensione


 Forza Motorsport 4: la recensione.

E’ iniziato, nel lontano 2005, quando Dan GreenawaltBrian Eckberg John Wenld, fondatori di Turn 10 Studios, rilasciarono il primo Forza Motorsport. Una simulazione corsistica ancora alle prime armi, ma intrinseca di passione di un team di veri amanti ed estimatori delle corse su quattro ruote. Quelle passioni che, esattamente sei anni dopo, hanno portato Forza Motorsport 4 al suo culmine. Ultimo capitolo di una serie che negli anni ha saputo offrire un’esperienza di Real Driving Simulation oramai suo di diritto.

Devo trattare ogni macchina con rispetto – così ha dichiarato Dan – perché non so quale auto amate”. Ogni macchina ha la stessa cura dei dettagli, dalla BMW M5 2012 (inclusa nell’edizione da collezione) alla Fiat Punto. Una frecciatina a pieno titolo verso Gran Turismo 5 per cui solo poche macchine avevano la visuale interna.

Uscito il 14 Ottobre, noi di Motorshock abbiamo finalmente potuto metter mano sulla nuova esclusivaMicrosoft.

Per quel che riguarda l’offerta ludica di Forza Motorsport 4, tra le novità di maggior impatto, c’è l’Autovista.  Un’interessante “guida automobilistica” virtuale alla quale ci verranno spiegate le caratteristiche di venticinque delle più belle automobili presenti nel gioco nei minimi dettagli. Ad illustrarcele Jeremy Clarkson, famosissimo conduttore di Top Gear. Trasmissione di riferimento per ogni amante di automobilismo trasmessa dalla BBC

In ogni caso, Autovistanon è solo una mini enciclopedia automobilistica: è anche un vero e proprio autosalone nel quale potete interagire con la vettura selezionata. Tramite l’interazione diretta resa possibile con il supporto Kinect avremo la facoltà di aprire il cofano per osservare da vicino il motore o aprire le portiere e sederci all’interno dell’abitacolo (lato guidatore o passeggero) per ammirare gli interni. Inutile aggiungere che ogni dettaglio, dalle finiture ai materialiè stato riprodotto con una cura maniacale. Turn 10ha previsto anche un photo mode che, grazie alla possibilità di cambiare sfondi (tra i quali lo studio di Top Gear) e alle molte regolazioni della lente virtuale, permetterà di fotografare le auto del vostro garage virtuale creando delle vere opere d’arte.

Puoi spezzare un pò la monotonia della competizione con la sezione di Painting dei veicoli e all’Officina, grazie alle quali personalizzare dentro e fuori la propria vettura con centinaia di decalcomanie e ai potenziamenti meccanici. Entrambe non presentano grossissime novità ma semplici piccole aggiunte.

Cuore di tutto rimane invece la competizione nella modalità World Tour con una modalità nuova di zecca. Le modifiche che sono state apportate a questa specifica modalità per renderla più appetibile e meno “noiosa” (una spiacevole sensazione provata almeno una volta da chi ha accumulato più di 15-20 ore di gioco con FM3) è quella di rispondere dinamicamente alle richieste avanzate dai giocatori grazie alla presenza di un sistema di difficoltà “intelligente” che cresce di livello all’aumentare dei punti esperienza e delle gare vinte. Nonostante gran parte delle “regole” che governano la carriera siano rimaste pressoché le stesse di FM3, in Forza Motorsport 4 sin dalla primissima vettura acquistata, infatti, l’intelligenza artificiale terrà traccia dei nostri progressi, proponendoci eventi dedicati alle nostre quattroruote preferite e premiandoci con una a scelta tra una serie di autovetture consone al nostro stile. In questa maniera saremo in grado di vivere un’esperienza totalmente personalizzata incollandoci allo schermo per decine di ore senza indurci al minino segno di “noia”.

Non è esente da “difettucci” riguardo all’intelligenza artificiale. Anche a livelli di difficoltà non elevati, la varietà di guida raggiunta dalla CPU non ci ha soddisfatti.  Un netto distacco dal precedente titolo, che si presenta sottoforma di piloti passabili d’errore in staccata o nell’impostazione delle curve. Tuttavia rimane ancora una guida sin troppo monotona da parte della CPU che, pur producendo ottimi tempi (e risultato dunque estremamente competitiva), tende ancora a guidare sui binari della traiettoria ideale, spesso senza curarsi degli avversari in pista e di come aggredirli e superarli.

massimo della sfida rimane il versante online. Nuova è la sezione chiamata Auto Club. Che permetto lo scambio di informazioni,la condivisione delle livree, degli assetti e addirittura dell’intero garage con i membri del proprio club. Un vero e propio garage da cui gestire in contemporanea con i propri amici le gare, gli eventi da portare a termine e le sfide della modalità “Rivali“. Immutato il funzionamento del mercatino online di carrozzerie create dagli utenti attraverso il mastodontico editor di livree, ma anche al mercato parallelo delle aste legate alla vendita di messe a punto e di automobili possedute nel proprio garage. Un’esperienza complementare e parallela alla carriera che singolo che dona a Forza Motorsport quel valore aggiunto e di guadagnare il primo posto sul podio come miglior gioco di simulazione delle competizioni automobilistiche.

Cosa ci piace

  • Singleplayer e multiplayer ricchi come non mai
  • Perfetto compromesso tra arcade e simulazione
  • Un’esperienza grafica, artistica e sonora unica nel suo genere
  • Possibilità di scaricare nuove auto

Cosa non ci piace

  • IA degli avversari poco competitiva per i più esperti
  • Continuano a mancare le gare in notturna e il meteo dinamico
  • Occorre un volante per gustarsi appieno le potenzialità del gameplay
  • Continua a mancare la Mini Cooper originale

 

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